“Io che amo solo te. Le voci di Genova”

SERENA SPEDICATO - Io che amo solo te. Le voci di Genova (P) 2022 Dodicilune
SERENA SPEDICATO – Io che amo solo te. Le voci di Genova (P) 2022 Dodicilune

Un progetto originale di Serena Spedicato (canto, voce recitante), dello scrittore Osvaldo Piliego (testi originali) e del compositore Vince Abbracciante (fisarmonica, arrangiamenti originali), con Nando Di Modugno (chitarra classica), Giorgio Vendola (contrabbasso), con la regia teatrale di Riccardo Lanzarone.

Sono gli incontri felici a generare bellezza, nella vita così come nell’arte. E’ stato così per “La Scuola di Genova” un luogo e un tempo fatto di amici capaci di inaugurare una nuova stagione del cantautorato italiano che ha esplorato e cantato l’amore come mai prima. Tenco, Lauzi, Bindi, Paoli, De Andrè, Endrigo, sono solo alcuni dei protagonisti di questa storia. Un movimento che ha investito l’Italia e il mondo intero, risuonando fino ad oggi.

E sempre da un incontro nasce questo progetto. Quello tra lo scrittore Osvaldo Piliego e la cantante Serena Spedicato che decidono di “raccontar cantando” le storie e le vite straordinarie che si nascondono dietro le canzoni. Testi inediti accompagnano una selezione di alcuni brani tra i più belli e rappresentativi della Canzone d’Autore di tutti i tempi, che sono stati rielaborati in una forma nuova da alcuni tra i più grandi musicisti pugliesi con gli arrangiamenti originali per quartetto firmati dal fisarmonicista Vince Abbracciante.

Line-up: Serena Spedicato (canto, voce recitante) 
Vince Abbracciante (fisarmonica)
Nando Di Modugno (chitarra classica)
Giorgio Vendola (contrabbasso)

Il progetto ha ottenuto il patrocinio ufficiale di viadelcampo29rosso, realtà che mira alla conservazione del patrimonio culturale e musicale della “scuola genovese”, la sua valorizzazione e la diffusione, come eredità da mantenere viva in tutti i suoi aspetti, incentivando anche le nuove generazioni a raccoglierne l’essenza.


Rassegna Stampa e Riconoscimenti

<< Un progetto bello ed originale, con un taglio cameristico, dai contenuti alti ma popolari… Un viaggio d’amore tra poemi musicali senza tempo!>>
(Flavio CAPRERA, Jazz Convention)

<<Una chicca da ascoltare e leggere, un’ opera musical/letteraria imperdibile per chi ama la musica d’autore italiana>>
(Francesco DE MARTINO, Quotidiano di Bari)

<<Serena Spedicato domina la scena, e più che di fronte ad un’urlatrice alla sbarra, come gli Anni Sessanta parrebbero suggerire, richiama Edith Piaf al massimo splendore drammatico ed espressivo.>>
(Beatrice ZIPPO, CiranoPost)

<<Un lavoro di grande qualità. Un percorso musicale capace di rievocare ricordi e di emozioni, e di toccare le corde dell’anima. Serena Spedicato, voce intensa e ricca di pathos.>>
(Ugo SBISA’, Gazzetta del Mezzogiorno)

<<Progetto davvero intrigante e ben realizzato… Magnifica confezione 20X20 con straordinarie fotografie in bianco e nero e a colori. Filologia e poesia a braccetto, arrangiamenti bellissimi di Vince Abbracciante, una voce suadente come quella di Serena. Non so cosa si poteva fare di meglio.>>
(Michele NERI, Vinile)

<<Bella la musica, splendide le foto d’epoca inserite nel Libro-CD. Ci sono tutti loro,davvero, e tutto il sapore di un’epoca. Una narrazione che è insieme testuale e musicale. Denudati in versione quasi cameristica, quei pezzi tanto noti prendono connotati nuovi. Mentre la voce di Serena ce li restituisce con amore. Bravissima Serena, bravi tutti>>
(Fabrizio VERSIENTI – Corriere del Mezzogiorno)

<<Una storia, teatro e canzone, che introduce l’ascoltatore alla musica cantautoriale genovese. E qui accade la magia. Serena diventa narratrice (i testi narrati da Serena sono di Osvaldo Piliego), oltre che cantante, dimostrando di saperlo fare e di essere capace di scrivere e interpretare un testo meta teatrale, con le giuste pause, il giusto tono. Da non perdere l’edizione limitata, con ampio book fotografico. Sound realistico e molto naturale, audiofilo.>>
(Simone BARDAZZI, Disco del Mese, rivista Audiophile Sound)

<<Un percorso sentimentale attraverso le schede biografiche letterarie narrate dalla Spedicato dedicate ad ognuno dei protagonisti dallo scrittore Osvaldo Piliego e gli arrangiamenti originali del fisarmonicista Vince Abbracciante che, insieme alla cantante, al chitarrista Nando Di Modugno ed al contrabbassista Giorgio Vendola, dona una veste nuova, fatta di leggerezza ed intensità, a questi classici della canzone d’autore. Serena Spedicato ci guida in questo viaggio con vigore ed intimità, due caratteri che riconosce a Genova. Dove sarebbe bello, poterla ospitare quanto prima con questo spettacolo. >>
(Andrea BARONI, Tracce di Jazz)

<<La Dodicilune ha realizzato qualcosa di eccellente affidando alla vocalist Serena Spedicato (anche splendida voce narrante) un repertorio per noi italiani impossibile da dimenticare. Le centrate interpretazioni della vocalist che evidenzia una musicalità ed una sensibilità non comuni, i testi intelligenti che aiutano (soprattutto i più giovani) a capire ciò che si ascolta, gli arrangiamenti di Vince Abbracciante che con passione e professionalità, senza alcunché togliere al fascino originario, hanno rivestito i brani di una patina jazzistica pertinente ed affascinante.>>
(Gerlando GATTO, A Proposito di Jazz)

<<Lussuosa veste grafica. Ottima parte musicale dove la voce e gli arrangiamenti conferiscono una nuova identità allo splendido repertorio. 4 stelle su 5>>
(Guido MICHELONE, Il Manifesto)

<<Eleganti trame jazzate e maliconie sudamericane, raffinate alterazioni ritmiche e armoniche, senza mai tradire l’intenzione degli originali. La cantante leccese pigia sul pedale dell’espressività centellinando il suo magistrale rubato. Un’opera chiaramente concepita anche per il Teatro. UN DISTILLATO DI POESIA.>>
(Alessandro HELLMANN, Rockerilla)

<<Un atto d’amore sentito e pieno di passione, un disco pregevole che tocca il cuore con il suo lirismo vibrante.>>
(Salvatore ESPOSITO, Blogfoolk)

<<Un disco davvero ben riuscito, un omaggio alla scuola genovese, delicato, di rara raffinatezza e quel che più conta, davvero originale>>.
(Alessandro NOBIS, Il Diapason Blog/Radio Popolare Verona)

<<Un progetto che trasuda passione, un atto d’amore verso una scuola autorale che ha segnato la storia musicale e il costume e la cultura italiana di buona parte del ‘900. La voce di Serena Spedicato è un morbido e raffinato velluto che accarezza i testi originali di Osvaldo Piliego e ricama un canto sugli arrangiamenti originali di Vince Abbracciante, in un costante crescendo emozionale>>
(Matteo TANGOLO, QuiSalento)

<<Se vi dicono che la discografia è in crisi, citate Serena Spedicato con “Io che amo solo te”. Un sontuoso omaggio alla scuola genovese.>>
(Giancarlo PASSARELLA, MusicalNews.com)

<<Una produzione davvero notevole, fatta con cura e passione per i testi e la musica che sono stati la colonna sonora dell’Italia degli anni ’60. Un bel CD che è anche un invito per andare a teatro e riascoltare in veste moderna le voci di Genova>>
(Vittorio LO CONTE, MusicZoom.it)

<<Serena Spedicato, che le parole le smonta e le riassembla per svelarne il nocciolo più duro, non poteva non entrare in questo progetto con quella tensione che i cantautori della Scuola di Genova si sono incollati addosso. Tensione che è urgenza d’amore, con tutte le sue sconfitte e disillusioni. In questo “lo che amo solo te” c’è veramente quella “Genova ch’è tutto dire. Sospiro da non finire” di cui scriveva Giorgio Caproni.>> (Davide IELMINI)

<<…un disco che sento vicino alla mia città, a cura di una cantante pugliese, Serena Spedicato, autrice del piccolo prodigio di dare nuova vita a classici senza tempo della scuola d’autore di Genova.>> Selezionato tra i 10 “Best Album” del 2022 per il portale Traccedijazz a cura di Andrea BARONI

• Selezionato quale Disco del mese dalla rivista cartacea a diffusione nazionale AUDIOPHILE SOUND
 
• Riceve il Bollino di qualità con giudizio “eccezionale” per qualità artistica e per qualità tecnica dalla rivista cartacea a diffusione nazionale AUDIOPHILE SOUND

 

 

Video Teaser

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Serena Spedicato (canto e voce recitante)
Cantante eclettica, dal timbro originale, predilige il jazz dal sapore cameristico. Ha una intensa attività concertistica in ambito jazz, corale, polifonico, in festivals e rassegne anche all’estero. Diplomata in Canto Jazz con il massimo dei voti. Nel 2012 pubblica “My Waits, Tom Waits Songbook” (Koinè/Dodicilune) con G. Iorio, P. Balducci, A. Tosques, P. Villani, presentandolo in concerto in numerose città italiane. Votato tra i “Migliori 10 dischi del 2013”, raccoglie numerosi consensi di critica. Riceve menzioni al Top Jazz 2013 quale “Miglior Nuovo Talento” dalla rivista Musica Jazz. Del 2013 il suo primo videoclip “Muriel”. Nel 2019 pubblica “The Shining of Things. dedicated to David Sylvian” (Dodicilune) con Nicola Andrioli (piano, arrangiamenti originali), il trombettista finlandese Kalevi Louhivuori, il percussionista Michele Rabbia. Pluripremiato in Italia e all’estero, esce in CD, in formato liquido in alta risoluzione e in Vinile 180gr in edizione limitata e numerata. 

Osvaldo Piliego (testi originali)
nato nel 1978, operatore culturale e scrittore, fondatore della Cooperativa Coolclub,  si occupa di progettazione e produzione di eventi. Dal 2004 fino al 2011 ha diretto la rivista Coolclub.it, ha collaborato con varie testate e siti nazionali (Rockerilla, All Music, The Guide). Nel 2010 ha collaborato con Giancarlo Susanna nella realizzazione del libro “Nientepopodimenoche Fred” (biografia di Fred Buscaglione), edito da Arcana. Ha pubblicato i romanzi “Fino alla fine del giorno” nel 2011 e “La città verticale” nel 2015, entrambi per Lupo Editore, la raccolta di poesie “justalovesong” con Fondo Verri. Negli anni ha pubblicato racconti su varie raccolte (Post, Kunstwolle, Una frisella sul mare, 50 sfumature di fritto, Cucinare con i piedi, Inchiostro di Puglia). Nel 2019 pubblica il suo terzo romanzo “Se tu fossi una brava ragazza” per Manni editori e scrive i testi per lo spettacolo “Io che amo solo te, le voci di Genova” di Serena Spedicato.

Vince Abbracciante (fisarmonica, arrangiamenti originali)
“Stella nascente della fisarmonica in Italia” (Dizionario del jazz italiano, 2014). “Chi più mi ha impressionato è un giovane italiano, originario della Puglia: si chiama Vincenzo Abbracciante” (Richard Galliano, 2005). Nasce ad Ostuni nel 1983. All’età di otto anni intraprende gli studi musicali con il padre Franco e con A. Sanese. Ha studiato e frequentato master class con Franco D’Andrea, Bruno Tommaso, Richard Galliano, Joelle Leandre, Steve Potts, Gianni Lenoci, Roberto Gatto, Dado Moroni, Jacques Mornet, Gianluca Pica, Rosario Giuliani, Gian Vito Tannoia e si diploma in musica jazz, primo livello, presso il Conservatorio “Nino Rota” di Monopoli e in Fisarmonica Classica, secondo livello, presso il Conservatorio “E. R. Duni” di Matera, con lode e menzione speciale. Nel 2000 vince il “25° concorso internazionale Città di Castelfidardo” e nel 2003 vince il 53° Trofeo Mondiale di fisarmonica. Dal 2000 è testimonial delle fisarmoniche Borsini di Castelfidardo. Si è esibito nei cinque continenti in festival e jazz club prestigiosi, suonando con musicisti di spicco: Javier Girotto, Gabriele Mirabassi, Fabrizio Bosso, Juini Booth, Peppe Servillo, John Medeski, Richard Galliano, Marc Ribot, Flavio Boltro, Carlo Actis Dato, Bruno Tommaso, Giovanni Amato, The Bumps (Davide Penta & Antonio Di Lorenzo), Roberto Ottaviano, Paola Arnesano, Maria Mazzotta, Luca Ciarla, Lucio Dalla, Ornella Vanoni, Heidi Vogel, Francesco Lotoro. Riceve il prestigioso premio “VOCE D’ORO” dal Festival Internazionale di Castelfidardo. Dal 2017 il calco della sua mano destra viene conservato presso il “Museo Internazionale delle Impronte dei Fisarmonicisti” di Recoaro Terme (VI). Nel 2018 vince il Bucharest International Jazz Competition con il suo trio. Discografia: Introducing… (2012 Bumps Records);  Sincretico (2017 Dodicilune),  Terranima (2019 Dodicilune)

Nando di Modugno (chitarra classica)
Cresciuto in un ambiente musicale (il padre ed il fratello maggiore sono musicisti), ha svolto gli studi accademici nel Conservatorio della sua città, Bari, dove si è diplomato con lode nella classe di Linda Calsolaro già alunna di Andres Segovia. Appassionato alla letteratura delle varie epoche storiche del suo strumento, Nando Di Modugno è anche particolarmente interessato alle diverse forme di espressione musicale contemporanea: la sua versatilità e la sua curiosità musicale gli hanno consentito di collaborare con musicisti di varia estrazione e di condividere esperienze  musicali disparate in Italia e all’estero. Ha eseguito in prima esecuzione brani solistici (alcuni dei quali a lui dedicati come “Solo di R. Minella e la Toccata di G. Tamborrino) e d’insieme (W. Mitterer, V. Hein); ha suonato con varie e prestigiose orchestre (S.Cecilia, Teatro S.Carlo, Provincia di Bari, Teatro Petruzzelli, etc.) sotto la direzione, fra gli altri, di Daniele Gatti, Jurg Henneberger e Peter Eotvos; ha collaborato con diversi ensemble di musica contemporanea come i Solisti Dauni e gli svizzeri Phoenix e Nouvel Ensemble Contemperai (con questi ultimi di recente ha eseguito il “Marteau sans Maitre” di P. Boulez a Neuchatel e a La Chaux-de-Fonds); ha partecipato a registrazioni di diverse colonne sonore e suonato con i premi Oscar Ennio Morricone, Howard Shore (Il Signore degli Anelli) e Nicola Piovani (con quest’ultimo suona regolarmente in vari progetti concertistici); ha collaborato con musicisti jazz quali Pierre Favre, Jay Rodriguez, Fabrizio Bosso e Bobby McFerrin e con attori di teatro del calibro di Arnoldo Foà, Luca De Filippo e Massimo Wertmuller; da alcuni anni suona in duo ed in gruppi più estesi con il sassofonista jazz Roberto Ottaviano ed in trio con il clarinettista Gabriele Mirabassi ed in bassista Pierluigi Balducci. Nel 2014 ha svolto una tournée negli Stati Uniti suonando con l’Orchestra sinfonica di Bozeman e con la Wyoming Symphony e tenendo master class presso l’Università del Montana. Sul versante jazzistico ha pubblicato vari CD per l’etichetta Dodicilune in trio con Mirabassi e Balducci (Amori sospesi), con il trio Cercle Magique (con Viz Maurogiovanni al basso e Gianlivio Liberti alla batteria) ed ha suonato nelle produzioni discografiche di numerosi artisti (fra gli altri Roberto Ottaviano e Vince Abbracciante). È docente di chitarra presso il Conservatorio “N. Piccinni” di Bari. Suona una Domingo Esteso del 1935 e una Dominique Field del 1990.

Giorgio Vendola (contrabbasso)
nasce a Torino il 20 ottobre del 1972. Intraprende lo studio del contrabbasso con M. Quintavalle, perfezionandosi con R. Zurzolo, E. Calzolari e Leonardo Presicci, sotto la cui guida giunge al diploma, che consegue nel 1999 presso il Conservatorio N.Piccinni di Monopoli. Nel suo percorso formativo abbraccia i più diversi generi e stili musicali (rock, pop, etnico, etc.) soffermandosi in particolar modo sul jazz. Nel 1993 da vita insieme a L. Sforza e D. Abbinante il Totem Trio che annovera tra gli ospiti Domenico Caliri. Partecipa nel 1995, nel 1997 e nel 2002 al Talos Festival suonando con: B. Tommaso, E. Rava, P. Minafra, Naco, M.P. De Vito, E. Pietropaoli, C. Rizzo, G. Trovesi, G. Coscia, T. Lama, F. Maras, M. Riessler. Nel 1996 fa parte del gruppo etno-jazz Moving Clouds col quale incide il C.D. “Oltre Confine”. Dal 1998 fa parte della band Monk’s Reflection composto da N. Pisani, F. Mezzina, N. Marziliano, E. Fioravanti. Socio Fondatore dell’associazione Almo, si occupa, insieme a L. Sforza e M. Zinni, della composizione ed esecuzione delle musiche per lo spettacolo “il Dimezzato”, opera multimediale tratta dal “Visconte Dimezzato” di I. Calvino. Nel 1999 riceve il premio speciale della giuria al concorso “CineMusica” di Cascia per la composizione delle musiche del cortometraggio “Interno-Esterno” del regista pugliese F. Binetti. Sempre nel 1999 suona nell’ambito del festival internazionale “Jazz e altro Oltre il Jazz” col chitarrista franco-vietnamita Guyen Le. Nel 2000 realizza le musiche e partecipa alla messa in scena dello spettacolo teatrale “Meridionali Senza Filtro” di M. Santeramo. Prende parte all’incisione della colonna sonora del film “Birthday” di S. Jager, composta da A. Berardi. Nella ambito del Festival “Gezziamoci” suona nel gruppo “Belcanto” di E. Fioravanti accanto a T. Tracanna, A. Succi, B. Caruso. Nel 2001 vince con il “M. Signorile & the Institute” il 1° premio del concorso nazionale di jazz di Baronissi. Dal 2002 al 2004 ha partecipato ai seguenti Festival: Banlieue Bleues (Parigi), Festival Internazionale del Cortometraggio (Siena), Notti di Stelle (Bari), Iseo Jazz Festival, Orsara Musica, Crossrods jazz e altro, Along Came Jazz (Tivoli), Talos Festival, Clusone Jazz Festival, Jazz and Other (Bolzano), Fandango Jazz Festival (Roma), Veneto Jazz, Skopje Jazz Festival (Macedonia), Womad (Gran Canaria). Ha collaborato, tra gli altri, con P. Fresu, R. Ottaviano, G. Lenoci, R. Schiano, T. Ghiglioni, R. de Sousa, F. Bosso, R. Dani, G. Petrella, D. Liebman, D. Santorsola, M. Magliocchi, Yves Robert, C. Zavalloni, L. Sclavis, Barbara Casini, Nasheet Waits, M. Giammarco, E.Fioravanti e Belcanto Group, Greg Osby, Guyen Lè, S. de Bonis, P. Minara Sud Ensemble, Louis “Tebugo” Moholo, Keith Tippett, Dave Binney. Attualmente fa parte dei seguenti gruppi: Meridiana Multi Jazz Orchestra, TALEA (BalkanJazz), Ark Ensemble, Urban Society, SynerJazz Trio, Radiobunker, Rosalia de Sousa & Moderns Dilemma. Discografia: Moving Clouds: “OLTRE CONFINE” – Opa Cupa: “LIVE IN CONTRADA TANGANO” – Opa Cupa: “CIRCO INFERNO CABARET”, musiche di Santarcangelo dei teatri (Manifesto) – Nicola Conte “Feeling: good-lounge” (BMG) – Nicola Conte “Jet Sounds Revisited” (Schema Records) – Radicanto “TERRA ARSA” – E. Fioravanti e Belcanto “ LA MUSICA RUBATA” (ONYX) – Dolmen Orchestra. “MINOTRAUMA” (Leo Records) – Roberto Ottaviano trio. Live in Israel (soul note) – Mirko Signorile & the Institute “In full life”(soul note) – Ark Ensemble “Rimbaud” – Cabaret Noir (Schema Records) – Gaetano Partipilo & Urban Society “Basic” (soul note) – Live in Clusone (soul note) – Mirko Signorile SynerJazz Trio “The Magic Circle” (soul note) – Gianna Montecalvo “ Steve’s Mirror” (Soul Note). In uscita: Talea – Radiobunker.

Riccardo Lanzarone (regia teatrale)
si diploma alla Civica Accademia D’Arte Drammatica Nico Pepe di Udine. Frequenta la scuola di teatro Teatès di Palermo diretta da Michele Perriera. Segue seminari condotti da: Emma Dante, Valerio Binasco, Arturo Cirillo, Jurij Alschitz, Marco Sgrosso, Elena Bucci, Carolyn Carlson, Vetrano e Randisi. Lavora con Alessandro Serra – compagnia Teatropersona. Collabora con i Cantieri Teatrali Koreja, con la compagnia Teatro Minimo diretta da Michele Sinisi e Michele Santeramo. È stato tra i fondatori della Compagnia Vico Quarto Mazzini. Docente di recitazione presso la Civica Accademia D’Arte Drammatica Nico Pepe di Udine e presso l’Atelier Teatro Fisico di Lecce. Ha lavorato al cinema con Antonio De Palo e Fabio Massa. Direttore artistico del Mat Teatro – laboratorio urbano di Terlizzi (BA). Come autore ha scritto “Codice Nero”, pubblicato da Caracò Editore.


 
Una produzione:
Dodicilune
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Artwork:
(c) Eskape Music
 
 
Info e Booking:
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